A distanza di un anno dalla sentenza del 12 ottobre 2017 della Corte di Giustizia Europea in tema di e-commerce biologico, il Mipaaft interviene prima con il D.M. 18.07.2018 e quindi con la circolare del 28.11.2018 per chiarire, entro certa misura, gli effetti della sentenza europea.
Vediamo la portata dell'adeguamento italiano alla pronuncia europea e cosa devono aspettarsi gli operatori.
È stato approvato (in via definitiva) dal Consiglio dei ministri n. 71 del 22 febbraio il decreto legislativo recante "Disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, lettera g), della legge 28 luglio 2016, n. 154 e ai sensi dell'articolo 2 della legge 12 agosto 2016, n.170".
La norma attua la delega contenuta nel Collegato agricoltura e aggiorna le disposizioni ferme al 1995, adeguandole anche alle sopravvenute leggi europee.
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale n. 8283 del 6 febbraio 2018 relativo a “Disposizioni per l’attuazione del Reg. (CE) n. 1235/2008 recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 834/2007 del Consiglio per quanto riguarda il regime di importazione di prodotti biologici dai Paesi terzi e che abroga il Decreto Ministeriale del 9 agosto 2012 n. 18378”.
Con 29 voti a favore, 11 contrari e 4 astenuti la Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento Ue sul biologico.
La Corte di Giustizia Europea con la sentenza del 12 ottobre 2017, caso Kamin und Grill Shop GmbH contro Zentrale zur Bekämpfung unlauteren Wettbewerbs eV., ha risposto ad una questione sottopostagli dalla Corte di giustizia federale tedesca, in merito alla possibilità di esentare la vendita online di cibi biologici, al pari di alcune forme di vendita diretta, dagli obblighi di notifica e certificazione.
Il giorno 26 ottobre 2017 si è tenuta a Roma la Conferenza Stato Regioni, che ha raggiunto l'intesa sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare e biologica.
Vediamo quali sono le principali novità.
L’Italia si conferma leader in Europa nel settore del biologico.
Il Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica (SINAB) nelle “Prime anticipazioni dei dati Bio in cifre 2017” evidenzia che nel 2016 in Italia si è registrato un aumento del 20% delle superfici coltivate con il metodo di produzione biologica e si evidenzia pure un aumento gli operatori del settore, incrementati del 20,3% portando le unità impegnate a quota 72.154. Le anticipazioni statistiche elaborate confermano la crescita del biologico in Italia, adottato nel 2016 in ben 1.795.65 ettari, con più di 300.000 ettari convertiti in 12 mesi.
Le colture che hanno contribuito in misura maggiore all’aumento sono stati gli ortaggi (+48%) e, a seguire i cereali (+32,6%), la vite (+23,8%) e l’olivo (+23,7%).
Aumenta l’interesse degli agricoltori per la coltivazione del nocciolo (Corylus Avellana L.).
E’ sufficiente pensare che a giugno 2017 in Veneto il prezzo medio del grano veniva valutato circa a 14 euro ogni 100 Kg. di prodotto, mentre le nocciole venivano valutate da 150 ai 450 euro ogni 100 Kg.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 giugno scorso lo schema di decreto legislativo recante disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica.
La norma attua la delega contenuta nel Collegato agricoltura e aggiorna le disposizioni ferme al 1995, adeguandole anche alle sopravvenute leggi europee. Inizia ora l'iter previsto per la definitiva approvazione.
La Giunta Regionale, con deliberazione n. 435 del 6 aprile 2017, ha disposto l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per il tipo d'intervento 11.1.1 - Pagamenti per la conversione all'agricoltura biologica.
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