Il profilo degli intervistati: un campione di 499 lavoratori (italiani e stranieri), appartenenti a diversi settori produttivi e dipendenti di 71 imprese agricole operanti in provincia di Verona, soprattutto maschi, anche se con una buona presenza di femmine, appartenenti alle fasce centrali d'età (29-50), la maggior parte di loro sposati e/o conviventi, con un bilanciamento dei dati tra italiani e stranieri.
Il 30% degli intervistati ha un buon livello di istruzione (con un titolo di studio che supera il diploma).
I settori di occupazione sono: per il 42,9% degli interessati il settore ortofrutticolo, per il 21,6% il vitivinicolo, solo per il 17,6% l’allevamento.
L’attività prevalente è per il 69,9% manuale, il restante 20,4% utilizza macchine agricole.
Il 51,3% degli intervistati ha dichiarato che nel corso della sua vita ha svolto due/tre lavori diversi rispetto a quello odierno in agricoltura ed il 40,7% lavora per l’azienda da non oltre 5 anni con una media di 5 mesi di lavoro all’anno.
Si registra una netta prevalenza dell’uso del contratto a tempo determinato.
Le modalità utilizzate per trovare il lavoro attuale sono: impresa di famiglia (24 casi, 4,8%), segnalato da parente, amico conoscente (337 casi, 67,5%), contattando direttamente il datore di lavoro (79 casi, 15,8%).
Ecco le ragioni di scelta del lavoro (si riportano i primi tre valori in classifica):
1. ragioni economiche (metà degli intervistati);
2. è il primo lavoro trovato;
3. è il lavoro desiderato.
La cultura del lavoro.
Le caratteristiche che deve avere il lavoro secondo gli intervistati: stabilità (su un dato medio da 1 a 5 la stabilità registra il 4,127), buon rapporto con i colleghi (3,996), dimostrare quello che si sa fare (3,970).
Secondo le analisi, la flessibilità è un dato importante, i lavoratori sono disponibili ad essere flessibili, ma non transigono sulla dignità del lavoro.
In particolare, ci sono dei punti nei quali dichiarano di non poter accettare flessibilità: acconsentire ad una retribuzione bassa pur di lavorare, accettare lavori rischiosi per la salute, cambiare spesso lavoro.
In definitiva, non viene accettato l’abbassamento della soglia del lavoro dignitoso.
Una maggiore disponibilità viene registrata per quanto riguarda la retribuzione (che può essere legata a dei risultati aziendali e/o individuali), l’orario di lavoro (accettare di lavorare oltre l’orario stabilito), e la disponibilità ad un ingaggio individuale.
La qualità della vita lavorativa.
Il tempo per arrivare al lavoro: il 64% impiega dai 6 ai 10 minuti, 2 lavoratori su 3 impiegano meno di 10 minuti.
L’orario giornaliero di lavoro è fisso con una certa flessibilità in entrata/uscita.
Qualche volta è richiesto agli intervistati di lavorare più di 39 ore settimanali (40%), ma è un dato molto soggettivo.
Il 50% dichiara di lavorare anche il sabato e la domenica.
Ciò che emerge è che il lavoro presso le imprese agricole offre una buona conciliazione tra i diversi aspetti della vita.
Formazione.
Il 39% dei lavoratori ha fatto formazione, il 40% dichiara che desidera formarsi in materia tecnica e di sicurezza.
Il 22% dei lavoratori sentono il bisogno di formarsi ulteriormente.
Soddisfazione per il lavoro.
Il 43% è abbastanza soddisfatto, il 46% è molto soddisfatto.
L’80-85% di fronte alla domanda secca, è sostanzialmente soddisfatto del lavoro che svolge.
I settori più soddisfacenti sembrano essere il vitivinicolo e l’ortofrutticolo.
La soddisfazione sul lavoro è un dato ancora legato alla dimensione dell'impresa.
I più soddisfatti risultano essere i maschi, e gli italiani sono più soddisfatti degli stranieri.
Alla domanda: farebbe fare a suo figlio il suo stesso lavoro, il 53,7% ha risposto di no, il 35,9% si.
Lavoro, vita, futuro.
Tra gli aspetti più importanti della vita (da 1 a 5): al primo posto troviamo la famiglia (4,605), il lavoro (4,321) ed infine la diponibilità economica (4,137).
Gli stranieri mettono al primo posto il lavoro.
Ecco cosa rappresenta un pericolo per il futuro secondo gli intervistati:
1. rischio economico: per il 75,8% la disponibilità economica, per il 79% la pensione;
2. per il 54% la salute e l’assistenza sanitaria;
3. per il 57% la paura di perdere il lavoro e la professionalità.
Progetti futuri.
Il 30% delle persone pensa che lavorerà in un'altra impresa, non agricola;
Il 12% vuole iniziare una propria attività.
Confronto tra imprese agricole e industriali.
Aspetti su cui vincono le imprese agricole: autonomia del lavoro (34%), apprezzamento per il lavoro (44%), solidarietà del lavoratore (32%).
Per aspetti quali la retribuzione e le condizioni di lavoro risultano essere migliori (50,9%) le imprese industriali, contro un 30,3% delle imprese agricole.
Il sindacato.
Il 43,7% degli intervistati è in contatto con un sindacato.
Metà dei lavoratori sottoposti al sondaggio è convinta che i sindacati debbano occuparsi maggiormente della tutela del lavoratore.
Aspetti che il sindacato può migliorare.
Per il 63% potrebbe esserci un miglioramento dei contratti, risolvere problemi concreti per il 50,4%, dare maggiore visibilità agli agricoltori e all’agricoltura per il 30,7%.
In generale si sente forte il bisogno di servizi:
Servizi per la famiglia (per il 33,9% e soprattutto per gli stranieri);
Aiuto nella ricerca di lavoro (per il 30,3 % e soprattutto per gli stranieri);
Prestazioni sanitarie (per il 22,2% degli intervistati);
Informazioni sulla sicurezza sul lavoro (per il 23,3% degli intervistati).
Consideazioni finali.
L’Università ha aderito con entusiasmo al progetto, perché un’indagine di questo tipo, che considera tutti gli aspetti dell’agricoltura veronese non era mai stata fatta in precedenza.
II questionario, costruito con la collaborazione dei sindacati e delle associazioni agricole, ha coinvolto diversi ricercatori che hanno eseguito le interviste, traducendole anche in alcune lingue straniere.
Lo studio ha lo scopo di comprendere meglio le dinamiche del mondo del lavoro agricolo, per consentire ad Agri.Bi di capire cosa mettere in campo in materia di welfare e sicurezza nei luoghi di lavoro e servizi alle imprese, nella prospettiva futura di ampliare la sua gamma di servizi.