La serata è stata presentata da Elena Zaramella, progettista di organismi agricoli biodinamici, che ha portato diverse esperienze di agricoltura biodinamica, raccolte nel corso del suo percorso professionale e di vita, e che ha fornito numerosi spunti e riflessioni attraverso un abbondante materiale fotografico.
Elena ha introdotto il suo intervento chiedendo alla platea presente in sala che cos'è il cibo sano.
Il cibo sano non ha una definizione precisa, si può dire che è un cibo che fa star bene, possibilmente leggero e che sostiene l'essere umano in tutte le sue attività e funzioni.
Un consiglio che ha dato l'esperta è stato quello di andare a visitare l'azienda biologica e biodinamica da cui si acquistano i prodotti a km 0, per capire da dove viene il cibo che mangiamo e come viene prodotto.
"È necessario essere sicuri del luogo da dove arriva l'alimento e delle persone che lo producono. Infatti, nutrirci è diverso dal semplice alimentarci. Ci sono cibi che nutrono in maniera diversa, di più e meglio rispetto ad altri.”ha dichiarato Zaramella“Dobbiamo sviluppare tutti i nostri sensi, il gusto, l'olfatto,...ma soprattutto il buon senso”.
È un impegno nutrirsi con del cibo che sia il più possibile sano.
“Costa impegno, fatica, sforzo e soprattutto pensiero – sono le parole di Zaramella – cercare, informarsi, leggere le etichette, piuttosto che andare in un supermercato ed a occhi chiusi comperare i prodotti più economici. E' un impegno tuttavia necessario, per chi crede che sia possibile uno stile di vita a basso impatto energetico ed inquinante, ma soprattutto più salubre”.
L'agricoltura biodinamica e biologica può essere fatta agevolmente sia sulle piccole, che sulle grandi dimensioni.
Da evitare sono le monocolture e l'agricoltura intensiva, che portano alla desertificazione e all'impoverimento dei terreni (tolgono le siepi, elementi importantissimi per la biodiversità e il nutrimento del suolo, e utilizzano quantità elevatissime di fitofarmaci), sono dei sistemi innaturali e alla lunga non funzionano.
“Bisogna prendersi cura delle cose, del terreno.” – ha continuato l'esperta - “E' questo l'atteggiamento più utile e necessario in questo momento storico. Se pensi che una cosa sia impossibile, non impedire a chi la sta già facendo di continuare a farla.
Gli esseri umani hanno una forza grandissima nell'immaginazione e una sapienza secolare nelle mani. Ci vuole quindi cura e pazienza per portare la terra a dare i suoi frutti più buoni.
C'è chi dice” ha concluso Zaramella “che è impossibile fare biodinamico e guadagnare. Queste sono solo paure dei singoli agricoltori e convinzioni sbagliate. È un dato di fatto, e le percentuali parlano chiaramente, di come il biologico ed il biodinamico siano settori in rapida crescita. I consumatori sono sempre più attenti nell'alimentarsi e prediligono scelte più sane.
Ogni contadino ed imprenditore agricolo deve arrivare a questo cambiamento da solo, perché deve essere totalmente convinto della sua scelta radicale, nessuno lo può convincere”.
Così si sono concluse due ore di incontro e dibattito finale molto interessanti e proficue.
Un brindisi al succo di mele biodinamiche di un agricoltore della zona ha poi concluso la serata, con l'appuntamento a martedì 3 novembre, quando parlerà Maria Grazia Gambuzzi e Maurizia Butturini a proposito dell'Orto familiare: perché conviene farlo, note pratiche.
Da anni l'associazione Terra Viva porta avanti ricerche, collaborando con diverse altre organizzazioni, tra cui ISDE (Medici per l'Ambiente) ed organizza convegni e dibattiti per diffondere la cultura del biologico e del biodinamico in agricoltura.
È necessario cominciare a pensare ai nostri figli (e nipoti) presenti e futuri, perché – come la frase di un vecchio capo indiano recita e che Terra Viva ha sposato– non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli.
Sarà possibile rivedere e risentire presto Elena Zaramella che, assieme al compagno Paolo Pistis, organizzerà una conferenza venerdì sera 30 ottobre a Grezzano di Mozzecane (qui tutte le info) e per il fine settimana un corso di agricoltura biodinamica aperta a tutti gli interessati (qui tutte le info).