A seguito degli emendamenti legislativi adottati dal Gran Consiglio nel 2016, il Service cantonal de l’agriculture (SCA - servizio per la gestione del vigneto e dei diritti di produzione), il Service de la consommation et affaires vétérinaires (SCAV - servizio per le analisi del vino e controllo del raccolto) ed il Service cantonal des contributions (SCC - servizio che si occupa della parte fiscale) si sono scambiati alcune informazioni su vari casi segnalati individualmente al Ministero dal 2014.
Tra questi casi emergono dei chiari collegamenti che sembrano suggerire l'esistenza di un meccanismo di elusione dei requisiti della DOC del Vallese.
Tra le presunte irregolarità si trovano: false dichiarazioni nel registro dei vigneti, l'utilizzo inappropriato dei diritti di produzione, falsi annunci in merito ai quantitativi vendemmiati e il commercio di vini stranieri sotto l'etichetta "AOC Valais".
La responsabilità del Ministero sarà quella di stabilire con precisione i volumi interessati dalla contestazione in corso.
Un gruppo di lavoro, costituito da SCA, il SCAV e SCC, sta determinando l'ampiezza del caso e le sue implicazioni.
Le misure adottate dall'Esecutivo — considerati gli elementi portati alla sua conoscenza e i danni economici dovuti a questo genere di frodi —permettono di garantire gli interessi del cantone, di accedere al fascicolo penale e di partecipare attivamente al procedimento.
Al fine di migliorare il controllo e la tracciabilità dei vini, il Consiglio di Stato aveva conferito mandato nel 2014 ad un gruppo di lavoro interdipartimentale per analizzare il sistema vigente e proporre miglioramenti.
Su questa base, è stata riformata la procedura di controllo del vino, in coordinamento con la riforma del système fédéral du contrôle de la production et du commerce de vins.
In allegato, copia in tedesco del comunicato stampa del Governo.