Secondo quanto espresso, infatti, dal 2016 dovrebbe essere abolita l'Imu sui terreni agricoli, oggetto nei mesi scorsi di accese contestazioni da parte delle organizzazioni degli agricoltori.
L'annuncio di Renzi ha suscitato, come era prevedibile, un diluvio di commenti: entusiastici, prudenti, scettici.
“Speriamo che la promessa venga mantenuta – ha dichiarato il vice presidente regionale della Cia Gabriele Carenini - L’Imu agricola non ha ragione di esistere. E’ una tassa iniqua e inaccettabile, che colpisce uno strumento di lavoro e rischia di vanificare gli sforzi degli agricoltori che, tra mille difficoltà, stanno cercando di lasciarsi alle spalle la crisi. Non è un caso che l’Imu agricola fosse stata definita a suo tempo una sciocchezza dallo stesso premier”.
“Per queste ragioni – prosegue Carenini – ci attendiamo che il presidente Renzi, proceda senza indugi all’abolizione dell’Imu agricola, per arrivare a una soluzione strutturale e definitiva del problema dell’imposizione fiscale in agricoltura”.
Il Governo dovrà però trovare la copertura per 260 milioni di euro che sono il gettito stimato dal nuovo regime per l’Imu agricola introdotta con la legge di stabilità 2015.
Sempre in merito all'Imu c'è da segnalare che in Commissione bilancio al Senato è stato approvato un emendamento al decreto legge sugli enti locali che stabilisce che l’acconto dell’Imu sui terreni può essere pagato entro il 30 ottobre senza sanzioni o interessi.
Una buona notizia, dunque, anche se va detto che difetta di tempestività, visto che la scadenza prevista era il 16 giugno e dunque è prevedibile che la maggior parte di coloro i quali dovevano pagare l'abbia già fatto.