Ecco i risultati (in fondo all'approfondimento è possibile scaricare la guida in pdf).
Secondo questa ricerca, gli alimenti abitualmente contaminati sono:
1. Mele (per cinque anni consecutivi sono state il frutto con il più alto contenuto di pesticidi)
2. Pesche
3. Nettarine
4. Fragole
5. Uva
6. Sedano
7. Spinaci
8. peperoni dolci
9. Cetrioli
10.Pomodorini
11.Pisellini
12.Patate
Cavolo e Peperoncino -> sono i più contaminati da insetticidi che sono particolarmente tossici per la salute umana, il loro status è "Ancora più sporchi".
mentre gli alimenti meno trattati nel convenzionale sono:
1. Avocado
2. mais dolce
3. Ananas
4. Cavolo
5. Piselli dolci congelati
6. Cipolle
7. Asparagi
8. Manghi
9. Papayas
10. Kiwi
11. Melanzana
12. Pompelmo
13. Cantalupo
14. Cavolfiore
15. Patate dolci
Ogni campione di nettarine importate ed il 99% dei campioni di mele sono risultati positivi ad almeno un residuo di pesticida.
La patata conteneva più pesticidi rispetto a qualsiasi altro cibo.
Un singolo grappolo d'uva è risultato positivo a più di 15 pesticidi.
Come anche i campioni di sedano, pomodorini, piselli e fragole sono risultati positivi a 13 pesticidi diversi ciascuno.
Solo l'1% dei campioni di avocado ha dimostrato di avere quantità rilevabili di pesticidi.
Non avevano residui l'89% delll'ananas, l'82% dei kiwi, l'80% delle papaie, l'88% per il mango e il 61% dei meloni cantalupo.
L'EWG non vuole spaventare o indurre le persone a consumare solo prodotti confezionati, facendo in modo che evitino i prodotti freschi
Il suo scopo primario, infatti, è quello di informare i consumatori per renderli partecipi dei rischi che possono incontrare mangiando prodotti trattati chimicamente.
E suggerisce che mangiare cibo biologico il più spesso possibile è l'unico sistema sicuro per tenere i pesticidi chimici lontani dal corpo.
Se interessati, potete cliccare qui per scoprire l'EWG's Food Score.
Ad ogni prodotto viene assegnato un punteggio (da 1 a 10, dove i punteggi più bassi indicano il livello maggiore di sicurezza alimentare) sulla base della sua salubrità.
Ovviamente la maggior parte dei cibi considerati viene venduta negli Stati Uniti, ma può comunque essere utile dare un'occhiata alla pagina per farsi un'idea, soprattutto in caso di acquisti on-line.