Il tema di questo appuntamento, inserito in un ciclo di sette incontri informativi sul PSR 2014-2020 suddivisi per argomenti specifici e rivolti a tutti i potenziali beneficiari, è stato “La qualità dei prodotti agricoli e agroalimentari: il psr per l'integrazione di filiera”.
Relatori Stefano Barbieri di Veneto Agricoltura e Andrea Comacchio della Regione Veneto, ospiti il vice presidente della Cooperativa La Pila, Enzo Gambin, presidente del Consorzio di Tutela dell'Olio d'oliva, Marco Passador, direttore di Avepa Verona e Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio di Tutela del Soave.
L'incontro si è sviluppato in tre momenti:
un'introduzione generale alla strategia del PSR,
la presentazione delle Misure del PSR che affrontano il tema oggetto dell'incontro,
la testimonianza di alcuni imprenditori che hanno utilizzato le opportunità offerte dal precedenti PSR.
Con una dotazione di 1 miliardo e 184 milioni di euro, 13 misure e 45 interventi, il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione del Veneto è il documento programmatorio e finanziario messo a disposizione degli operatori privati e pubblici dello sviluppo rurale per:
- stimolare la competitività e l'innovazione del settore agricolo,
- favorire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima,
- realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle comunità rurali.
Andrea Comacchio, dopo un inquadramento generale, ha parlato degli obiettivi delle Misure 3, 4 e 6 e le ha illustrate nel dettaglio.
Queste misure riguardano: integrazione ed organizzazione di filiera per migliorare la capacità delle aziende agricole di creare e trattenere il valore aggiunto del loro prodotto e per rafforzare la competitività delle imprese agroalimentari nella trasformazione, commercializzazione e valorizzazione della qualità, investimenti in immobilizzazioni materiali e sviluppo delle aziende agricole e delle imprese, con particolare attenzione all'insediamento di giovani agricoltori.
Sono poi intervenuti gli ospiti presenti, rappresentanti di consorzi veronesi che hanno beneficiato del precedente PSR per portare la loro testimonianza.
Così Marco Passador di Avepa Verona: “Siamo felici per gli obiettivi raggiunti, grazie al gioco di squadra che ha dato buoni risultati. Il PSR è uno strumento importante per le aziende di Verona.
Ci sono state 72.000 domande di contributi nel Veneto ed il 30% sono state veronesi. Lo strumento quindi funziona, anche se è stato criticato da alcuni, per i troppi paletti che pone, per i troppi vincoli.
È necessario ricordare che sono comunque soldi pubblici, che quindi vanno a privilegiare quelle aziende che hanno acquisito certificazioni di qualità, che hanno implementato la loro struttura con interventi di risparmio energetico e di basso impatto ambientale.
Le regole da seguire sono poche, ma vanno accettate, specialmente per quanto riguarda i pagamenti e la loro tracciabilità. Meglio usare il bonifico bancario.”
Enzo Gambin, del Consorzio Tutela Olio, ha dichiarato nel suo intervento: “Con il PSR ci siamo trovati bene. Come Consorzio, abbiamo utilizzato la misura n. 133 (investimenti su informazione e promozione nda) e abbiamo avuto la possibilità di portare in tutta Europa la nostra storia, le nostre certificazioni, la nostra qualità.
Questi finanziamenti sono molto importanti per noi, ci consentono di farci conoscere all'estero, ma forse sarebbe necessario sburocratizzare il procedimento, nei limiti delle possibilità.
Ora abbiamo altri progetti, sempre più ambiziosi da portare avanti e siamo sicuri di potercela fare anche questa volta”.
È poi intervenuto Aldo Lorenzoni, presidente del Consorzio Tutela del Soave: “Come consorzio ringraziamo della possibilità che ci è stata offerta partecipando allo scorso PSR. Il nostro è un territorio molto articolato ed è nostro dovere saper cogliere tutte le opportunità.
Abbiamo sempre puntato molto sulla formazione, con la misura n. 124 (oggi la numero 16), sull'innovazione (la vecchia n. 133).
Le attività finanziate sono state molte insieme anche col GAL, a partire dall'animazione territoriale, che ha portato frutti interessanti.
Ora vogliamo puntare sulla diversificazione, non guardare in un'unica direzione, ma lavorare in sinergia con tutte le aziende agricole del territorio che rappresentiamo.”
Infine, ha preso la parola il presidente del Consorzio La Pila: “Noi abbiamo usufruito di una decina di aiuti da parte della regione. Nell'ambito del PSR abbiamo utilizzato la misura n. 123 e n. 123 pif per completare, migliorare il prodotto e per averne uno di qualità sempre maggiore.
Non abbiamo osservato alcun problema nei pagamenti con la regione.
Ci siamo trovati molto bene e ci è stata concessa l'opportunità di migliorare.”
Insomma, un esito positivo per il vecchio PSR.
Ora staremo a vedere con il nuovo, ma dai dati è già apparso che le richieste di fondi sono molte ed i progetti utili e interessanti per l'agroalimentare veronese e Veneto.
Gli incontri successivi sul tema si sono svolti lunedì 28.09 a Quinto di Treviso, dove si è parlato di suolo, acqua, clima: il PSR per la sostenibilità agro-ambientale, e martedì 29.09 a Padova, dove si è parlato di innovazione, produttività e sostenibilità: il PSR per la crescita intelligente.
I prossimi incontri saranno:
Mercoledì 30.09 a Belluno, dove si parlerà di montagna e montagne venete: il PSR per lo sviluppo delle aree montane;
Giovedì 01.10 a Vicenza, dove si parlerà di imprese agricole e forestali: il PSR per gli investimenti e l'ammodernamento.