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Gli Stati membri possono vietare la coltivazione di mais OGM, anche se questa sia consentita a livello dell’Unione, in base alla direttiva n. 2012/412, che modifica la precedente, la numero 2001/18.
È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la Decisione di esecuzione (Ue) 2016/321 della Commissione, del 3 marzo 2016, che modifica l’ambito geografico dell’autorizzazione alla coltivazione del granturco geneticamente modificato (Zea mays L.) Mon 810 (MON-ØØ81Ø-6).
Siamo abituati a pensare che il mercato italiano sia relativamente al riparo dai prodotti OGM, ma è davvero così? In effetti il nostro paese ha sempre cercato di arginare la penetrazione di alimenti geneticamente modificati, sia con una serie di misure emergenziali a livello statale, sia con leggi regionali (adottate già da 13 regioni italiane), ma non possiamo comunque considerarci un paese OGM free, in quanto sono presenti colture OGM sperimentali nonché vengono utilizzati molti mangimi OGM negli allevamenti italiani.
Il Parlamento europeo ha respinto un progetto di legge comunitaria che avrebbe permesso ai singoli Stati membri di limitare o vietare la vendita e l'utilizzo sul proprio territorio di alimenti o mangimi OGM già approvati a livello UE.
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