Nell’introdurre l’ospite, l’On. Federico Ginato ha sottolineato l’importanza di un incontro organizzato in un luogo come le Latterie Vicentine, un’eccellenza del territorio che fornisce un’idea di filiera attenta a un’economia diversa, premurosa nel gestire al meglio i rapporti con il mondo agricolo.
Anche il presidente delle Latterie Vicentine, Alessandro Mocellin, ha evidenziato l’importanza del profondo rapporto che lega la cooperativa e i 400 soci ed il sindaco di Bressanvido ha chiesto un occhio di riguardo per i territori, ovvero gli enti locali, i quali sono sempre più il front-office dello Stato.
Il ministro ha ringraziato la cooperativa e i soci, dando risalto alla circostanza di come in tre anni si sia cercato di invertire la rotta in agricoltura, considerata la "cenerentola" del paese.
La condizione di debolezza era causata anche dall’incertezza della politica: ad esempio l’aver avuto sette distinti ministri in sette anni ha impedito l’adozione di qualsiasi consistente politica a lungo termine. Negli anni precedenti le politiche agricole e agroalimentari, sostiene Martina, non erano continue, mentre a ora questi ambiti sono al centro dell’attività governativa.
Nonostante le sensibilità possano essere le più eterogenee, Maurizio Martina sostiene che il governo si è impegnato per ridurre le tasse in agricoltura, uno degli strumenti adottati per sostenere il reddito degli agricoltori.
Rispondendo al sindaco di Bressanvido il ministro dichiara che vi è stato un cambio di fase nella gestione degli enti territoriali, essendovi la necessità di reinterpretare il rapporto tra gli enti locali e lo Stato: operazione che deve essere indirizzata a tutelare i territori e l’ambiente, necessaria per risolvere la questione italiana.
Martina ha poi dichiarato che lo strumento cooperativo è stato un grande mezzo per affrontare la crisi dell’agricoltura, senza il quale sarebbero andate perdute ulteriori esperienze agricole e agroalimentari.
Il governo, secondo Martina, si è battuto, vincendo, la battaglia sull’origine del latte in etichetta.
Tuttavia per il Ministro ancora molto resta da fare, ad esempio sul piano dell’export e sulla questione dell’italian sounding, ponendo una particolare attenzione a talune dinamiche sovraniste e potenzialmente limitative del libero commercio.
Approfondimento scritto da: Dott. Edoardo Lorenzi - specializzato in diritto agroalimentare e ambientale, Foro di Vicenza