La guida si basa sui risultati di oltre 38.800 campioni di prodotti testati dal Dipartimento di Agricoltura Usa e dall’Agenzia per la sicurezza alimentare.
Per il 2018, al vertice della classifica dei più inquinati (chiamati anche "The Dirty Dozen") ci sono, in ordine di decrescente: fragole, spinaci, pesche nettarine, mele, uva, pesca percoca, ciliegie, pere, pomodoro, sedano, patate, peperoni dolci e peperoncino.
I migliori, i prodotti con meno residui (chiamati anche "The Clean Fifteen") sono: avocado, mais dolce, ananas, cavolo, cipolla, piselli dolci surgelati, papaya, asparagi, mango, melanzana, meloni bianchi, meloni cantalupo, cavolfiore e broccoli.
I campioni sono testati dopo che sono stati preparati per essere mangiati. Il prodotto viene accuratamente lavato e, quando possibile, sbucciato. Dopo questi preparativi, i residui di pesticidi sono ancora rilevati su molti frutti e verdure.