Principi generali.
La nuova legge sulla sicurezza alimentare entrerà in vigore il 1 ° ottobre 2015 e la China Food and Drug Amministration (CFDA) diventerà la principale autorità centrale per la sicurezza alimentare.
Altri ministeri che condividono competenze normative in materia saranno The General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine (AQSIQ), che offre una panoramica sull'import/export del cibo e The National Health and
Family Planning Commission of Peoples Republic of China (NHPFC), che si occupa della valutazione dei rischi.
La tracciabilità diventa un principio chiave della nuova legge, così come il cosiddetto whole society approach. Questo approccio mira a riunire tutti gli attori (produttori, commercianti, ristoratori, autorità, consumatori, media) nel perseguimento della sicurezza alimentare.
Pertanto, è importante notare che la nuova legge delinea chiaramente gli obblighi che produttori e commercianti devono osservare, tra cui richiamare i prodotti se non conformi o non sicuri.
Le sanzioni si fanno molto dure: accanto a responsabilità penale, le multe possono essere fino a 20 o 30 volte il valore dei prodotti non conformi.
L'impatto sulle importazioni alimentari.
Quando si ha a che fare con cibo importato senza uno standard verticale- situazione non così rara – è, con la nuova riforma, possibile chiedere l'approvazione ad hoc presentando dei documenti comprovanti il rispetto degli standard di sicurezza stranieri ed internazionali.
L'esportazione di carne, di prodotti ittici e di latticini è ammessa solo ai produttori autorizzati e presenti su dei specifici elenchi precedentemente approvati dal AQSIQ.
I requisiti sono meno cogenti per l'importazione di alimenti biologici: saranno rilasciati nuovi Catalogues per gli ingredienti alimentari biologici e per i claims ammessi.
Gli integratori alimentari ed i prodotti dietetici a base di ingredienti presenti nel catalogo non avranno bisogno di sottoporsi alla procedura di registrazione del CFDA (China Food and Drug Adminstration), e avranno bisogno di una semplice, più breve (e meno costoso) procedura di registrazione.
E-commerce.
Oggi, le transazioni al dettaglio sono in gran parte condotte attraverso piattaforme di e-commerce.
Il nuovo regolamento ne tiene debito conto e richiede piattaforme di e-commerce per:
(i) attuare un sistema di registrazione, chiamato real name registration system, per i commercianti di alimenti;
(ii) escludere gli operatori alimentari senza le qualificazioni giuridiche dovute;
(iii) cooperare in modo proattivo per abbattere le piattaforme di e-commerce che violano le norme agroalimentari.
Etichettatura e pubblicità: maggiore protezione per le aziende agroalimentari.
Nel caso di prodotti non conformi, la nuova legge sulla sicurezza alimentare definisce l'ammontare dei danni che possono essere rivendicati dal consumatore (fino a 10 volte il prezzo pagato, o 3 volte il danno subito e comunque mai inferiore a 1000 RMB, il conio cinese).
La buona notizia consiste nella previsione che esclude tali danni nel caso in cui l'errore di etichettatura non abbia un impatto reale sulla sicurezza dei prodotti, né induca in errore il consumatore.
Questa è una disposizione molto importante, perché ad oggi un gran numero di denunce riguardano meri errori di battitura e sono portate avanti dai cosiddetti “professional consumers” (sempre più simili ad organizzazioni che perseguono il profitto attraverso i prodotti non conformi sfruttando disposizioni di legge in mala fede).
Questo problema è esploso nel dicembre 2013, quando la Corte Suprema ha chiaramente sostenuto che il consumatore dovrebbe essere protetto nei contenzioni riguardanti gli alimenti e i farmaci anche nei casi di cosiddetto acquisto in malafede.
Un'altra disposizione interessante è quella che prevede una sanzione - anche sotto il profilo della responsabilità penale- per i media e i consumatori che hanno contribuito a diffondere notizie false sulla sicurezza alimentare o su incidenti alimentari, disturbando così l'ordine pubblico.
Sarà molto interessante vedere se e come tale disposizione verrà applicata - per esempio nei casi di insinuazione o di campagne di boicottaggio sui social media.
La Nuova Legge sulla Pubblicità - New Advertising Law.
La nuova legge sulla pubblicità entrerà in vigore a partire dal 1 ° settembre 2015.
In sintesi, qui di seguito una descrizione delle nuove disposizioni:
1 e-advertisement (l'identità del mittente deve essere indicata),
2 limiti nell'uso di testimonianze e di testimonial (mai persone al di sotto dei 10 anni, e soggetti che realmente hanno provato il prodotto),
3 sulla salute alimentare (obbligatoria la pre-approvazione del CFDA),
4 sull'alimentazione dei bambini (ad esempio il latte che non può mai pretendere di essere “totalmente o parzialmente equivalente” al latte materno).
Le sanzioni saranno dure e, altro elemento importante da considerare, la pubblicità ingannevole porterà alla responsabilità solidale del produttore di alimenti, del distributore, dell'agente pubblicitario e dell'editore.