Il birrificio "21st Amendment" ha sede a San Francisco, ma produce una quantità considerevole di birra anche in Minnesota.
Le bottiglie e le lattine della birra "21st Amendment" - anche quelle prodotte nel Minnesota - dichiarano in etichetta "Brewed & Canned by 21st Amendment Brewery, San Leandro, CA", così come consentito dalla normativa sull'etichettatura del TTB "principal place of business". I cartoni di birra del 21st Amendment mostrano una mappa della baia di San Francisco con una "X" che indica la posizione del birrificio (non il Minnesota). Infine, il sito web, che descrive le origini del birrificio a San Francisco, dichiara che l'azienda produce birra anche nel Minnesota.
A seguito di un'ondata di cause simili contro birrifici ed importatori di birra (vd. tra le altre QUI), in questo caso l'attore ha sostenuto di aver pagato di più per acquistare la birra 21st Amendment basandosi sull'erronea convinzione che la stessa fosse prodotta a San Francisco. L'attore si è avvalso della California Unfair Competition Law (“UCL”) e della Consumer Legal Remedies Act (“CLRA”), chiedendo un risarcimento pecuniario.
Valutando l'istanza di archiviazione proposta dal 21st Amendment, la decisione del tribunale distrettuale si aggiunge ad un corpus giurisprudenziale crescente di casi riguardanti marchi di birre, quali Asahi (QUI), Beck's, Guinness, Kirin, Kona (QUI), Sapporo e Red Stripe .
Quali sono qui le conclusioni della corte?
Il 21st Amendment ha sostenuto che le affermazioni contestate fossero senza fondamento e quindi non perseguibili.
Secondo la prova del "reasonable consumer", la corte ha convenuto che le dichiarazioni sul sito web non avrebbero potuto ingannare plausibilmente l'attore perché, tra le altre cose, il sito afferma effettivamente che il 21st Amendment produce birra nel Minnesota. La corte, però, basandosi in parte sulla recente decisione della birra Kona, ha stabilito che la mappa sul cartone della birra, insieme alla dichiarazione "brewed. . . by ", potrebbero fuorviare un consumatore medio.
Quindi per la corte, la domanda dell'attore è fondata.
Il tribunale ha respinto il tentativo dell'attore di utilizzare la California’s “Sherman” food and drug law, norma che regola l'etichettatura, il packaging e la pubblicità di cibo e farmaci ed include i regolamenti della Food and Drug Administration ("FDA"). In primo luogo, il querelante non ha identificato quali regolamenti della FDA sono stati violati dal birrificio 21st Amendment. In secondo luogo, secondo la corte, l'attore non ha provato che l'etichettatura della birra viola i regolamenti della FDA.
Come la maggior parte delle corti che si sono pronunciate su argomenti simili, anche questo tribunale ha respinto la difesa del birrificio che si basa sulla teoria del "safe harbor”(cioè che il convenuto abbia agito in conformità con un regolamento).
Un "safe harbor” ci sarebbe se i regolamenti dell' Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau ("TTB") autorizzassero l'etichettatura e il marketing oggetto di contestazione, ma il tribunale ha stabilito che i regolamenti del TTB non sono incompatibili con le affermazioni dell'attore.
Con riguardo al CLRA, il tribunale ha respinto la domanda del querelante a causa della mancata osservanza degli obblighi di notifica previsti in tale normativa.
Il tribunale non ha accolto nemmeno il provvedimento ingiuntivo dell'attore, sottolineando che, in base alla recente decisione Davidson v. Kimberly-Clark, i consumatori ora hanno un lasso di tempo più ampio per ottenere il risarcimento.
Sebbene il tribunale abbia respinto le richieste del ricorrente, la sopravvivenza di alcune affermazioni accusatorie e la possibilità datagli di modificare la denuncia per riproporre un nuovo reclamo fanno sembrare la decisione una perdita per il birrificio 21st Amendment.
Un punto a favore dell'azienda è il fatto che la corte ha deciso di seguire la decisione Brown-Forman v. Matthews e Cruz v. Anheuser-Busch nel respingere l'imposizione degli standard di etichettatura della FDA sui prodotti regolati dal TTB ai sensi della Federal Alcohol Administration Act.
Inoltre, la conclusione del tribunale, secondo cui le dichiarazioni del sito Web del birrificio non potevano ingannare un consumatore medio, suggerisce che l'indicazione del luogo di produzione in Minnesota costituisce prova valida.
Il 21st Amendment, presumibilmente, si troverà ora di fronte alla difficile decisione se continuare il contenzioso o cercare di addivenire ad un accordo transattivo.
Sfortunatamente, anche qui viene dimostrato che chi avvia una causa legale di questo tipo ha la possibilità di lucrare, ottenendo un forte risarcimento.