A fine marzo è stato pubblicato in GUUE il Regolamento di esecuzione (UE) 2018/470 della Commissione recante norme dettagliate relative al limite massimo di residui da prendere in considerazione a scopo di controllo per i prodotti alimentari derivati da animali che sono stati trattati nell’UE a norma dell’articolo 11 della direttiva 2001/82/CE.
Il regolamento dell'Unione Europea sulla fornitura di informazioni alimentari ai consumatori (1169/2011) è diventato applicabile a partire dal dicembre 2014.
Il regolamento include l'obbligo di fornire l'elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale (la dichiarazione nutrizionale è diventata applicabile ai prodotti alimentari a partire dal dicembre 2016).
Le bevande alcoliche contenenti più dell'1,2% in volume di alcol sono esentate dall' obbligo di elencare gli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale.
Nondimeno, il regolamento chiede alla Commissione di adottare una relazione che affronti la questione se le bevande alcoliche debbano obbligatoriamente fornire l'elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale e le ragioni che giustificano eventuali deroghe.
Conformemente al Piano di lavoro sulle indicazioni geografiche, concordato dagli Stati membri del WIPO (World Intellectual Property Organization) nell'SCT (Standing Committee on the Law of Trademarks, Industrial Designs and Geographical Indications) lo scorso ottobre, il presidente dell'SCT ha chiesto al segretariato "di compilare un elenco delle domande proposte dai membri e dalle organizzazioni intergovernative di proprietà intellettuale con status di osservatore, affinchè siano esaminate dall'SCT, per costituire la base di un questionario da distribuire ai membri e alle suddette organizzazioni."
La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica che durerà fino al 28 marzo p.v., sull'obbligo di comunicazione nei settori ortofrutticolo e del vino.
Il regolamento UE 1169/2011 definisce l'impiego delle informazioni volontarie in etichettatura, quali le diciture "free from ...", "senza ...".
Queste informazioni possono essere utilizzate senza problemi a condizione che rispettino alcuni criteri.
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale n. 8283 del 6 febbraio 2018 relativo a “Disposizioni per l’attuazione del Reg. (CE) n. 1235/2008 recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 834/2007 del Consiglio per quanto riguarda il regime di importazione di prodotti biologici dai Paesi terzi e che abroga il Decreto Ministeriale del 9 agosto 2012 n. 18378”.
La Commissione Europea ha pubblicato la proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al riconoscimento reciproco di merci legalmente commercializzate in un altro Stato membro, compresi anche i materiali a contatto con gli alimenti - MOCA.
Attualmente disponibile per la pubblica consultazione, entro il 15 marzo prossimo è possibile partecipare lasciando un feedback a questo link.
L'acrilammide è un composto organico a basso peso molecolare, altamente solubile in acqua, che si forma a partire dai costituenti asparagina e zuccheri naturalmente presenti in determinati alimenti preparati a temperature normalmente superiori a 120 °C e con un basso grado di umidità.
L'acrilammide si forma prevalentemente negli alimenti ricchi di carboidrati cotti al forno o fritti, costituiti da materie prime che contengono i suoi precursori, come i cereali, le patate e i chicchi di caffè.
Secondo la definizione del regolamento (CEE) n. 315/93 del Consiglio, è un contaminante e costituisce un pericolo chimico nella catena alimentare.
Nel 2015 il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (gruppo CONTAM) dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere sull'acrilammide negli alimenti. Sulla base di studi effettuati su animali l'Autorità conferma le conclusioni delle precedenti valutazioni, secondo le quali l'acrilammide negli alimenti può aumentare il rischio di sviluppare un cancro per i consumatori in tutte le fasce di età.
Essendo l'acrilammide presente in un'ampia gamma di alimenti di uso quotidiano tale preoccupazione riguarda tutti i consumatori, ma i bambini costituiscono la fascia di età più esposta in base al peso corporeo. I possibili effetti nocivi dell'acrilammide sul sistema nervoso, sullo sviluppo prenatale e postnatale e sulla riproduzione maschile non sono stati considerati motivo di preoccupazione, sulla base dei livelli di esposizione alimentare attuali. I livelli attuali di esposizione alimentare all'acrilammide per le varie fasce di età destano preoccupazione in relazione ai suoi effetti cancerogeni.
Il Regolamento Europeo 2016/679, concernente la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e la libera circolazione di tali dati, entrato in vigore il 24 maggio 2016, diventerà direttamente applicabile negli Stati Membri il 25 maggio 2018, senza necessità di leggi nazionali di recepimento.
Il Regolamento comporterà una svolta epocale nell'approccio alla compliance privacy.
Quali sono in sintesi le principali novità contenute al suo interno?
Composto chimico vegetale presente nell’olio di oliva, l'idrossitirosolo e l'acido N-acetil-D-neuramminico ecco i nuovi ingredienti alimentari autorizzati dall'UE.
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