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La normativa cinese in tema di etichettatura alimentare potrebbe a breve ricevere uno scossone viste le numerose novità presenti nella bozza di revisione della normativa GB 7718/2011 presentata dalla Standardization Administration of China per le osservazioni da parte del pubblico lo scorso novembre. Esaminiamole nel dettaglio.
Il regolamento UE 1169/2011 definisce l'impiego delle informazioni volontarie in etichettatura, quali le diciture "free from ...", "senza ...".
Queste informazioni possono essere utilizzate senza problemi a condizione che rispettino alcuni criteri.
In base a quanto indicato nell'art. 13 del Reg. (CE) 767/2009, l'utilizzo di termini quali "linea veterinaria", "soluzione veterinaria", "alimento veterinario", "diete prescritte", costituisce un utilizzi di claim nell'etichettatura di mangimi non conforme alla normativa.
Entra in vigore il provvedimento nazionale che innalza dal 12% al 20% il contenuto di succo d’arancia delle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino.
Lo rende noto la Coldiretti in occasione dell’applicazione delle disposizioni contenute nella legge 161 del 30 ottobre 2014, scattate il 6 marzo, trascorsi dodici mesi dal perfezionamento con esito positivo della procedura di notifica alla Commissione Europea del provvedimento in materia di bevande a base di succhi di frutta come richiamato dal comunicato della Presidenza del Consiglio del 24/5/17.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale, firmato dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda, per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine dei derivati del pomodoro.
Il provvedimento introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero caseari, per la pasta e per il riso. Il decreto si applica ai derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.
Lunedì 26 febbraio è stato presentato a Sondrio dal Ministro Maurizio Martina il marchio identificativo del regime di qualità 'prodotto di montagna'.
Il logo, realizzato dal Mipaaf, è verde con una montagna stilizzata e potrà essere utilizzato sui prodotti previsti dal regime di qualità. L'indicazione facoltativa di qualità «prodotto di montagna», infatti, è utilizzata per le materie prime che provengono essenzialmente da zone montane e nel caso degli alimenti trasformati, quando trasformazione, stagionatura e maturazione hanno luogo in montagna.
Scatta l'obbligo di indicare l'origine della materia prima in etichetta per il riso e per la pasta.
Sono entrati pienamente in vigore, infatti, i decreti firmati dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda che consentono ai consumatori di conoscere il luogo di coltivazione del grano e del riso in modo chiaro sulle confezioni.
Nel solco di quanto fatto per latte e derivati, la sperimentazione è prevista per due anni.
L'avevamo introdotto QUI e QUI, l'8 febbraio 2017, in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il D.Lgs. 15 dicembre 2017, n. 231 recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del medesimo regolamento e della direttiva 2011/91/UE, ai sensi di quanto già disposto dalla Legge di delegazione europea 2015.
L'acrilammide è un composto organico a basso peso molecolare, altamente solubile in acqua, che si forma a partire dai costituenti asparagina e zuccheri naturalmente presenti in determinati alimenti preparati a temperature normalmente superiori a 120 °C e con un basso grado di umidità.
L'acrilammide si forma prevalentemente negli alimenti ricchi di carboidrati cotti al forno o fritti, costituiti da materie prime che contengono i suoi precursori, come i cereali, le patate e i chicchi di caffè.
Secondo la definizione del regolamento (CEE) n. 315/93 del Consiglio, è un contaminante e costituisce un pericolo chimico nella catena alimentare.
Nel 2015 il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (gruppo CONTAM) dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere sull'acrilammide negli alimenti. Sulla base di studi effettuati su animali l'Autorità conferma le conclusioni delle precedenti valutazioni, secondo le quali l'acrilammide negli alimenti può aumentare il rischio di sviluppare un cancro per i consumatori in tutte le fasce di età.
Essendo l'acrilammide presente in un'ampia gamma di alimenti di uso quotidiano tale preoccupazione riguarda tutti i consumatori, ma i bambini costituiscono la fascia di età più esposta in base al peso corporeo. I possibili effetti nocivi dell'acrilammide sul sistema nervoso, sullo sviluppo prenatale e postnatale e sulla riproduzione maschile non sono stati considerati motivo di preoccupazione, sulla base dei livelli di esposizione alimentare attuali. I livelli attuali di esposizione alimentare all'acrilammide per le varie fasce di età destano preoccupazione in relazione ai suoi effetti cancerogeni.
FoodMate è la società leader cinese nel settore della consulenza alimentare in Cina.
Fondata nel 2001, si basa su un solido team di professionisti e su una rete capillare sul territorio.
Fornisce un servizio di consulenza legale professionale e completo rivolto all'industria alimentare cinese che comprende consulenza su norme e regolamenti, registrazione di alimenti per lattanti, integratori alimentari, nuovi alimenti, additivi alimentari, controllo dell'etichettatura e sicurezza alimentare.
Da gennaio 2018 collabora con AgriLegal Bio.
Ciclicamente vi proporremo dei loro approfondimenti riguardanti la normativa alimentare cinese tradotti in italiano, così da fornirvi una panoramica completa del settore e un costante, puntuale aggiornamento.
In questa sezione parliamo della modifica dell'etichettatura delle formule infantili in Cina.
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