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Sta per scattare l'obbligo definitivo di indicazione dell'origine del riso e del grano per la pasta in etichetta (dal 16 febbraio 2018 per il riso e dal 17 febbraio 2018 per la pasta).
Vediamo cosa prevedono i decreti.
La Commissione Europea, con una Comunicazione del 13/07/2017, ha fornito importanti chiarimenti, al fine di coadiuvare le imprese e le autorità nazionali nell'applicazione delle nuove prescrizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011 relative all'indicazione della presenza di talune sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (articolo 9, paragrafo 1, lettera c), e allegato II del regolamento).
Il Gruppo Portman (un organismo fondato nel 1989 dai principali produttori di alcolici del Regno Unito, che promuove il consumo responsabile di alcol e ne previene l'abuso con la creazione di campagne ad hoc) ha rivisto le sue linee guida sulle informazioni salutistiche in etichetta seguendo le linee guida modificate nel 2016 dagli UK Government Chief Medical Officers (CMO).
Le nuove linee guida possono essere trovate qui, così come pure i pittogrammi e le formulazioni suggerite.
E' stato firmato il 21 ottobre scorso il decreto interministeriale per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine dei derivati del pomodoro.
Il provvedimento introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero caseari, per la pasta e per il riso. Il decreto si applica ai derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.
Le normative di riferimento per le uova – oltre al Pacchetto Igiene – sono le seguenti:
Gli obblighi specifici in tema di etichettatura delle uova sono definiti dal DM 11 dicembre 2009, all’articolo 10 comma 1, ‘Sistemi di allevamento e diciture da apporre sugli imballaggi’.
Il Comitato del Codex Alimentarius sull'etichettatura del cibo si riunirà dal 16 al 20 ottobre in Paraguay per discutere sulle norme relative all'etichettatura delle bevande alcoliche.
Gli obiettivi sono: porre attenzione all'informazione ai consumatori ed alla protezione della loro salute.
Il progetto ha lo scopo di agevolare la discussione e le analisi delle questioni, potrà essere modificato se necessario dagli Stati membri.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 15 settembre in via definitiva il decreto legislativo che reintroduce l'obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta.
Il provvedimento prevede un periodo transitorio di 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per lo smaltimento delle etichette già stampate, e fino a esaurimento dei prodotti etichettati prima dell'entrata in vigore del decreto ma già immessi in commercio.
La Corte Distrettuale del nord della California (USA) nel recente parere Broomfield v. Craft Brew Alliance, Inc., No. 17-cv-01027-BLF (1 settembre 2017) presenta l'ultima decisione dell'ormai lunga lista di casi di pubblicità ingannevole riguardanti le marche di birra che falsano le loro origini geografiche.
Ne abbiamo parlato QUI, ora, ecco l'aggiornamento con il decreto del 26 luglio 2017 sull'indicazione dell'origine, in etichetta, del grano duro per paste di semola di grano duro.
il 27 lugliio scorso, il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito di un quesito sottoposto da un'azienda del settore alimentare circa la possibilità di utilizzare sull'etichetta dei prodotti la dicitura "senza olio di palma", ha risposto in maniera positiva, confermando la possibilità dell'utilizzo di tale messaggio.
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