Questo decreto si aggiunge alle ultime novità del 2017, in materia di etichettatura relative a origine della pasta e del riso.
Il decreto dispone un quadro sanzionatorio di riferimento unico per la violazione delle norme sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e per consentire un’applicazione uniforme delle sanzioni a livello nazionale.
A questo scopo, si individua quale autorità amministrativa competente per l’irrogazione delle sanzioni il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Trattandosi di violazioni connesse a obblighi informativi, sono state introdotte solo sanzioni di natura amministrativa, non sono stati tenuti invece in considerazione aspetti legati alla tutela della salute del consumatore.
Mancano ancora infatti dei riferimenti specifici al superamento del “termine minimo di conservazione” ed all'erronea indicazione degli allergeni.
In caso di violazioni, è previsto il pagamento di somme non inferiori a 150 euro e non superiori a 150.000 euro.
Nell’ambito di tali limiti minimi e massimi sono stati individuati cinque scaglioni di diverso importo della sanzione, commisurati alla gravità della stessa.
Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della versione definitiva per poter valutare l’effettiva efficacia dei provvedimenti adottati.