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Lo scorso 8 Settembre 2017 il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il comunicato stampa n. 43 nel quale, tra le altre iniziative, ha segnalato l’avviamento dell’esame preliminare della Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 15 settembre in via definitiva il decreto legislativo che reintroduce l'obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta.
Il provvedimento prevede un periodo transitorio di 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per lo smaltimento delle etichette già stampate, e fino a esaurimento dei prodotti etichettati prima dell'entrata in vigore del decreto ma già immessi in commercio.
Il 27 ottobre p.v. si terrà ad Alba (CN), presso il Research Centre Auditorium Ferrero – via Pietro Ferrero, 19, una conferenza organizzata dall'Unione Italiana Vini.
La Commissione Europea ha autorizzato l’impiego, quale nuovo additivo alimentare diverso dai coloranti e dagli edulcoranti, della sostanza poliaspartato di potassio (E 456) nel vino.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sulle modalità attuative dell'OCM Vino.
L'approvazione è avvenuta con deliberazione motivata per la mancata intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni, dove la sola Lombardia aveva votato contro.
Il 17 luglio scorso, il Ministero della Salute ha diffuso la nota di la nota DGISAN 0029507 – Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti la nutrizione – Ufficio 4, con la quale ha fornito un chiarimento inerente l’indicazione nell’etichetta dei prodotti alimentari del carico o dell’indice glicemico.
I Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda hanno firmato lo scorso 20 luglio i due decreti interministeriali per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine del riso e del grano per la pasta in etichetta.
QUI il decreto del 26 luglio scorso riguardante l'indicazione dell'origine, in etichetta, del grano duro per paste di semola di grano duro.
Con piacere comunichiamo a tutti i nostri clienti l’apertura di una nuova sede dello Studio ad Affi (VR), in via Pascoli n. 21.
La Cina è un paese con caratteristiche molto peculiari ed il settore dei marchi è uno di quelli in cui le anomalie della legislazione cinese mettono spesso in difficoltà l'operatore italiano e, in generale, occidentale.
Anche nel settore agricolo è essenziale, prima di esportare i propri prodotti in Cina, pensare alla registrazione del nostro brand e agire con attenzione.
Nella causa C‑422/16, tra Verband Sozialer Wettbewerb eV contro TofuTown.com GmbH, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito "che la denominazione «latte» e le denominazioni riservate unicamente ai prodotti lattiero‑caseari non possono essere legittimamente impiegate per designare un prodotto puramente vegetale."
TofuTown produce e distribuisce alimenti vegetariani e vegani, alcuni puramente vegetali con denominazioni quali "burro di tofu", "formaggio vegetale di soia".
Il Verband Sozialer Wettbewerb è invece un'associazione tedesca che mira a contrastare la concorrenza sleale, che ha avviato un'azione inibitoria nei confronti della TofuTown al Landgericht Trierritiene, ritenendo che tale promozione violi la normativa dell'Unione sulle denominazioni per il latte e i prodotti lattiero-caseari.
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