Conformemente al Piano di lavoro sulle indicazioni geografiche, concordato dagli Stati membri del WIPO (World Intellectual Property Organization) nell'SCT (Standing Committee on the Law of Trademarks, Industrial Designs and Geographical Indications) lo scorso ottobre, il presidente dell'SCT ha chiesto al segretariato "di compilare un elenco delle domande proposte dai membri e dalle organizzazioni intergovernative di proprietà intellettuale con status di osservatore, affinchè siano esaminate dall'SCT, per costituire la base di un questionario da distribuire ai membri e alle suddette organizzazioni."
La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica che durerà fino al 28 marzo p.v., sull'obbligo di comunicazione nei settori ortofrutticolo e del vino.
Dal prossimo 9 maggio la data di scadenza del latte fresco sarà liberalizzata, come prevede il regolamento UE 1169/11 ed il suo decreto di attuazione n° 231 approvato il 15 dicembre 2017.
È stato approvato (in via definitiva) dal Consiglio dei ministri n. 71 del 22 febbraio il decreto legislativo recante "Disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, lettera g), della legge 28 luglio 2016, n. 154 e ai sensi dell'articolo 2 della legge 12 agosto 2016, n.170".
La norma attua la delega contenuta nel Collegato agricoltura e aggiorna le disposizioni ferme al 1995, adeguandole anche alle sopravvenute leggi europee.
Il regolamento UE 1169/2011 definisce l'impiego delle informazioni volontarie in etichettatura, quali le diciture "free from ...", "senza ...".
Queste informazioni possono essere utilizzate senza problemi a condizione che rispettino alcuni criteri.
Il Tribunale di Milano, con sentenza del 25 gennaio scorso, ha reso un'interessante pronuncia in tema di marchi e segni distintivi, in una controversia che ha come protagonisti Barilla, biscotti e cuscini.
In base a quanto indicato nell'art. 13 del Reg. (CE) 767/2009, l'utilizzo di termini quali "linea veterinaria", "soluzione veterinaria", "alimento veterinario", "diete prescritte", costituisce un utilizzi di claim nell'etichettatura di mangimi non conforme alla normativa.
Non serve essere imprenditori agricoli per godere dei contributi.
E' ciò che dichiara la Corte di cassazione con la sentenza numero 4058/2018 del 20 febbraio scorso.
Entra in vigore il provvedimento nazionale che innalza dal 12% al 20% il contenuto di succo d’arancia delle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino.
Lo rende noto la Coldiretti in occasione dell’applicazione delle disposizioni contenute nella legge 161 del 30 ottobre 2014, scattate il 6 marzo, trascorsi dodici mesi dal perfezionamento con esito positivo della procedura di notifica alla Commissione Europea del provvedimento in materia di bevande a base di succhi di frutta come richiamato dal comunicato della Presidenza del Consiglio del 24/5/17.
Dal 05 marzo al 19 aprile 2018 le micro piccole e medie imprese veronesi potranno presentare domanda per partecipare al bando "INCENTIVI PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE - ANNO 2018".
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale, firmato dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda, per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine dei derivati del pomodoro.
Il provvedimento introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero caseari, per la pasta e per il riso. Il decreto si applica ai derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.
Lunedì 26 febbraio è stato presentato a Sondrio dal Ministro Maurizio Martina il marchio identificativo del regime di qualità 'prodotto di montagna'.
Il logo, realizzato dal Mipaaf, è verde con una montagna stilizzata e potrà essere utilizzato sui prodotti previsti dal regime di qualità. L'indicazione facoltativa di qualità «prodotto di montagna», infatti, è utilizzata per le materie prime che provengono essenzialmente da zone montane e nel caso degli alimenti trasformati, quando trasformazione, stagionatura e maturazione hanno luogo in montagna.
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale n. 8283 del 6 febbraio 2018 relativo a “Disposizioni per l’attuazione del Reg. (CE) n. 1235/2008 recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 834/2007 del Consiglio per quanto riguarda il regime di importazione di prodotti biologici dai Paesi terzi e che abroga il Decreto Ministeriale del 9 agosto 2012 n. 18378”.
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