Ne avevamo già parlato QUI, l'indicazione della sede dello stabilimento in etichetta dei prodotti alimentari Made in Italy torna ad essere obbligatoria dal 22 ottobre 2017.
Il Comitato del Codex Alimentarius sull'etichettatura del cibo si riunirà dal 16 al 20 ottobre in Paraguay per discutere sulle norme relative all'etichettatura delle bevande alcoliche.
Gli obiettivi sono: porre attenzione all'informazione ai consumatori ed alla protezione della loro salute.
Il progetto ha lo scopo di agevolare la discussione e le analisi delle questioni, potrà essere modificato se necessario dagli Stati membri.
Il 15 marzo 2017, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il regolamento (UE) n. 2017/625, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari.
Proponiamo una scheda descrittiva del vino Amarone della Valpolicella in lingua italiana con traduzione cinese sul retro.
Lo scorso 8 Settembre 2017 il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il comunicato stampa n. 43 nel quale, tra le altre iniziative, ha segnalato l’avviamento dell’esame preliminare della Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 15 settembre in via definitiva il decreto legislativo che reintroduce l'obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta.
Il provvedimento prevede un periodo transitorio di 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per lo smaltimento delle etichette già stampate, e fino a esaurimento dei prodotti etichettati prima dell'entrata in vigore del decreto ma già immessi in commercio.
La Corte Distrettuale del nord della California (USA) nel recente parere Broomfield v. Craft Brew Alliance, Inc., No. 17-cv-01027-BLF (1 settembre 2017) presenta l'ultima decisione dell'ormai lunga lista di casi di pubblicità ingannevole riguardanti le marche di birra che falsano le loro origini geografiche.
"Hipsters" in cinese ha un significato speciale. L'approssimazione più vicina, 文艺 青年, letteralmente si traduce come "giovani immersi nella letteratura e nell'arte".
L’Italia si conferma leader in Europa nel settore del biologico.
Il Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica (SINAB) nelle “Prime anticipazioni dei dati Bio in cifre 2017” evidenzia che nel 2016 in Italia si è registrato un aumento del 20% delle superfici coltivate con il metodo di produzione biologica e si evidenzia pure un aumento gli operatori del settore, incrementati del 20,3% portando le unità impegnate a quota 72.154. Le anticipazioni statistiche elaborate confermano la crescita del biologico in Italia, adottato nel 2016 in ben 1.795.65 ettari, con più di 300.000 ettari convertiti in 12 mesi.
Le colture che hanno contribuito in misura maggiore all’aumento sono stati gli ortaggi (+48%) e, a seguire i cereali (+32,6%), la vite (+23,8%) e l’olivo (+23,7%).
Ne abbiamo parlato QUI, ora, ecco l'aggiornamento con il decreto del 26 luglio 2017 sull'indicazione dell'origine, in etichetta, del grano duro per paste di semola di grano duro.
La Commissione Europea ha autorizzato l’impiego, quale nuovo additivo alimentare diverso dai coloranti e dagli edulcoranti, della sostanza poliaspartato di potassio (E 456) nel vino.
In conformità con il Regolamento 57 dell'Australian Grape and Wine Authority Regulations 1981 (AGWA Regulations), il dipartimento di Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea ha presentato domanda per la registrazione in Australia di 906 indicazioni geografiche vitivinicole (GI).
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