Gli Stati membri possono vietare la coltivazione di mais OGM, anche se questa sia consentita a livello dell’Unione, in base alla direttiva n. 2012/412, che modifica la precedente, la numero 2001/18.
La Commissione Europea ha pubblicato la proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al riconoscimento reciproco di merci legalmente commercializzate in un altro Stato membro, compresi anche i materiali a contatto con gli alimenti - MOCA.
Attualmente disponibile per la pubblica consultazione, entro il 15 marzo prossimo è possibile partecipare lasciando un feedback a questo link.
L'acrilammide è un composto organico a basso peso molecolare, altamente solubile in acqua, che si forma a partire dai costituenti asparagina e zuccheri naturalmente presenti in determinati alimenti preparati a temperature normalmente superiori a 120 °C e con un basso grado di umidità.
L'acrilammide si forma prevalentemente negli alimenti ricchi di carboidrati cotti al forno o fritti, costituiti da materie prime che contengono i suoi precursori, come i cereali, le patate e i chicchi di caffè.
Secondo la definizione del regolamento (CEE) n. 315/93 del Consiglio, è un contaminante e costituisce un pericolo chimico nella catena alimentare.
Nel 2015 il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (gruppo CONTAM) dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere sull'acrilammide negli alimenti. Sulla base di studi effettuati su animali l'Autorità conferma le conclusioni delle precedenti valutazioni, secondo le quali l'acrilammide negli alimenti può aumentare il rischio di sviluppare un cancro per i consumatori in tutte le fasce di età.
Essendo l'acrilammide presente in un'ampia gamma di alimenti di uso quotidiano tale preoccupazione riguarda tutti i consumatori, ma i bambini costituiscono la fascia di età più esposta in base al peso corporeo. I possibili effetti nocivi dell'acrilammide sul sistema nervoso, sullo sviluppo prenatale e postnatale e sulla riproduzione maschile non sono stati considerati motivo di preoccupazione, sulla base dei livelli di esposizione alimentare attuali. I livelli attuali di esposizione alimentare all'acrilammide per le varie fasce di età destano preoccupazione in relazione ai suoi effetti cancerogeni.
Con l'inizio del 2018, è stata pubblicata la bozza del regolamento di esecuzione della Commissione Europea che stabilisce le regole per l'applicazione dell'articolo 26, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1169/2011, sulle indicazioni volontarie del paese di origine o il luogo di provenienza dell'ingrediente principale di un alimento.
FoodMate è la società leader cinese nel settore della consulenza alimentare in Cina.
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Da gennaio 2018 collabora con AgriLegal Bio.
Ciclicamente vi proporremo dei loro approfondimenti riguardanti la normativa alimentare cinese tradotti in italiano, così da fornirvi una panoramica completa del settore e un costante, puntuale aggiornamento.
In questa sezione parliamo della National Food Safety Standard e della modifica della normativa sugli additivi alimentari.
In questi giorni è circolata la notizia che l'Europa avrebbe messo al bando il kebab. Cerchiamo di far chiarezza sul punto.
Il giorno 13 dicembre scorso, il Parlamento Europeo si è riunito in sede plenaria per decidere se bloccare o meno una proposta della Commissione Europea per ammettere l’uso di additivi fosfatici nella preparazione dei kebab.
Ne avevamo già parlato QUI. Il Consiglio dei Ministri, l'11 dicembre scorso, ha approvato il ‘decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del medesimo regolamento (UE) n. 1169/2011 e della direttiva 2011/91/UE’.
La Camera ha approvato il 6 dicembre scorso in prima lettura la proposta di legge sulla produzione e la vendita del pane.
Il testo è stato approvato con 331 voti a favore, contrari 4 e 21 astenuti.
È stata pubblicata sulla Gazzeta Ufficiale dell'UE la Comunicazione della Commissione sull’applicazione del principio della dichiarazione della quantità degli ingredienti (QUID).
La Corte di Giustizia Europea con la sentenza del 12 ottobre 2017, caso Kamin und Grill Shop GmbH contro Zentrale zur Bekämpfung unlauteren Wettbewerbs eV., ha risposto ad una questione sottopostagli dalla Corte di giustizia federale tedesca, in merito alla possibilità di esentare la vendita online di cibi biologici, al pari di alcune forme di vendita diretta, dagli obblighi di notifica e certificazione.
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